MOSE’
( a cura di Danilo)
Siamo circa nell’anno 1250 a.C. e in Egitto vive da
ormai da 400 anni anche il popolo d’Israele.
Il faraone Ramses II preoccupato per la crescita demografica e culturale del
popolo ebreo trasforma tutti gli israeliti in muratori e schiavi a servizio del
popolo egiziano. Il faraone non ancora contento ordina a tutte le allevatrici di
uccidere tutti i neonati maschi dei giudei.
E proprio qui che inizia la vita del grande Mose.
Una madre giudea di due figli e un terzo nato clandestinamente, fu costretta a
chiudere il bambino in una cesta di vimini, per poi affidarle alle acque del
Nilo.
La figlia del faraone, intenta a passeggiare sulle rive del fiume si accorge del
cestello di vimini e i pianti che provengono da li. La figlia del faraone una
volta trovato il bambino si affeziona talmente tanto del pargolo che lo
chiama Mose vale a dire salvato dalle acque.
Mose cresciuto alla corte del faraone in mezzo agli agi e ricchezze non
dimenticò di essere ebreo infatti un giorno, in viaggio nella terra di Gosen,
dove risiedevano gli ebrei nell’ Egitto, vede un militare egiziano che frusta un
giudeo indifeso e cosi Mose reagendo d’istinto uccise il militare egiziano. Il
faraone saputo quest’episodio cerca
Mose per metterlo a morte. Mose preso dalla paura vaga come un fuggiasco per le
terre di Median. Un giorno, affranto e sconsolato, siede presso un pozzo. Nei
paesaggi abita un uomo di nome Ietro che ha 7 figlie. Ed ecco queste giovani
vengono al pozzo dove siede Mose per attingere acqua e far bere il gregge del
loro padre. Proprio in quel momento arrivano alcuni pastori villani che
scacciano le figlie di
Ietro. Mose di fronte a questo sopruso ritrova il suo vigore e alzandosi in
tutta la sua imponente statura e, a forza di spintoni, allontana quei
prepotenti. Le ragazze, tornate a casa, raccontano l’intervento di Mose al loro
padre e questi, per ricompensare il difensore delle figlie, lo ospitano in casa
e gli da in moglie la propria figlia Zippora.
Un giorno Mose mentre stava pascolando le pecore di Ietro, si avvicina ad un
roveto ardente, e li sente la voce di dio che gli ordina di liberare il popolo
ebraico e portarlo via dalla schiavitù portandoli nell’oasi di Gosen (attuale
Israele) dove i giudei potessero vivere felici. Mose, con l’aiuto di dio compie
il suo dovere attraverso alcune vicende a voi ben conosciuti (le 10 piaghe
d’Egitto, il passaggio del mar rosso, il gran viaggio, i 10 comandamenti, etc.
).
La terra
promessa ora e a due passi. Basta attraversare il fiume Giordano. Ma ormai per
Mose e giunto il tempo di ricongiungersi con i suoi padri; Mose salito sul monte
Nebbo da l’ultimo sguardo alla sua tanta sognata “terra promessa”.
E cosi muore il più grande profeta d’Israele. Colui che parlava faccia
a faccia con Dio.
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